Fondo Luigi Musini
livello di descrizione fondo
estremi cronologici 1866 - 1945
indirizzo Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, via Gian Domenico Romagnosi 3, 20121, Milano descrizione del contenuto
Il fondo Luigi Musini, prima del presente intervento, si presentava diviso in due parti comprendenti rispettivamente corrispondenza e documenti.
La corrispondenza era raccolta in fascicoli nominativi ma non aveva alcun ordine coerente. I singoli fascicoli nominativi contenevano sia lettere inviate a Musini che minute di lettere inviate da Musini.
I documenti erano disposti cronologicamente ma buona parte di essi erano assimilabili alla corrispondenza, trattandosi di lettere e circolari indirizzate a Musini da Comuni o Associazioni.
L'unico strumento di accesso era rappresentato da un elenco manoscritto che descriveva sommariamente le singole lettere.
L'intervento ha organizzato la corrispondenza nelle tre classiche sottoserie: lettere ricevute, lettere spedite, lettere di terzi a terzi. I fascicoli nominativi sono stati collocati in ordine alfabetico all'interno di queste sottoserie (per i non identificati e anonimi si è costituito un fascicolo posto alla fine delle sottoserie di appartenenza). All'interno dei singoli fascicoli le lettere sono state ordinate in cronologico (per ultime quelle senza data).
All'interno dei documenti classificati originariamente come tali, si è individuata la presenza di corrispondenza che è stata ricondotta alle relative sottoserie. I rimanenti documenti sono stati organizzati in due serie (memorie personali, attività politica). In coda si è posto un ulteriore nucleo di documentazione riconducibile al figlio di Luigi Musini, Nullo, attento custode delle memorie paterne. Tali fascicoli sono stati ordinati cronologicamente.
Si è quindi creata la seguente struttura:
1. Corrispondenza
1.1 - Lettere a Luigi Musini
1.2 - Lettere di Luigi Musini
1.3 - Lettere di terzi a terzi
2. Memorie personali
3. Attività politica
4. Documenti di Nullo Musini
La consistenza del fondo, al termine dell'opera di riordino, è quantificabile complessivamente in 229 fascicoli (211 fascicoli per la corrispondenza e 18 fascicoli per la parte restante).
Per quanto riguarda la descrizione dei singoli fascicoli dei mittenti, dei destinatari e dei mittenti-destinatari sono riportati questi elementi:
1. il nome del mittente/destinatario,
2. gli estremi cronologici delle lettera/e contenuta/e,
3. il numero dei pezzi contenuti e la consistenza,
4. la segnatura precedente,
5. eventuali note,
6. la classificazione (serie di appartenenza),
7. la segnatura.
Nel campo note del fascicolo è segnalata l'eventuale presenza di altri documenti (ritagli di giornale, fotografie, allegati quali copie, minute e lettere di terzi). E' altresì segnalata in caso di lettere con più di un più sottoscrittore, la presenza di altre firme diverse da quella dell'intestatario del fascicolo.
Se l'autore ha sottoscritto la lettera/lettere con il cognome, con il cognome e l'iniziale del nome o soltanto con il nome, si è cercato, per quanto possibile, di completare l'informazione.
Quando, per scarsa leggibilità, alcuni elementi della descrizione risultano incerti, questi sono stati posti tra parentesi quadre.
Per i fascicoli contenenti documenti sono riportati i seguenti elementi descrittivi:
1. il titolo dei fascicoli (tra virgolette se originale),
2. le date estreme,
3. il contenuto,
4. la consistenza,
5. eventuali note,
6. la segnatura precedente,
7. la classificazione,
8. la nuova segnatura.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Il progetto di riordinamento è di Paolo Pozzi (CAeB). Gli interventi di riordinamento e di inventariazione sono di Marina Regina (CAeB).