Fondo Tomás Maldonado

livello di descrizione fondo

codice di classificazione FF.00025

estremi cronologici 1943 - 2018

segnatura definitiva FTM

descrizione fisica serie 5

condizioni che regolano l'accesso Non tutta la documentazione del fondo è accessibile poiché sono presenti dati sensibili, come stabilito dall'articolo 127 e dall'articolo 122 comma 1 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

descrizione del contenuto
1.Premessa
Il Fondo Tomás Maldonado (1922-2018) è costituito da una cospicua documentazione prodotta e conservata dal soggetto produttore nell'arco della sua lunga esistenza, che attraversa quasi interamente il Novecento e i primi due decenni del Ventunesimo secolo. La documentazione testimonia la poliedrica attività di Tomás Maldonado come artista, accademico, teorico del design, designer e filosofo della tecnica. A conferma di questa poliedricità, il fondo conserva un'ampia varietà di tipologie documentarie e supporti: dalla corrispondenza alle diapositive utilizzate come strumenti della didattica, dalle bozze dei libri e conferenze a progetti editoriali inediti, dai cataloghi d'arte alle tesi degli studenti, dai bozzetti dei quadri ai premi e alle onorificenze.
Considerata l'estesa varietà di attività e campi del sapere con cui Maldonado si è confrontato nel suo percorso intellettuale, l'interesse del fondo non riguarda esclusivamente la comunità scientifica delle discipline progettuali. Non bisogna tralasciare, infatti, che Maldonado è stato un riconosciuto protagonista dell'avanguardia artistica argentina degli anni ‘40-'50, ambito di ricerca il cui interesse scientifico internazionale si è rinnovato negli ultimi tre decenni, come testimoniano molte ricerche accademiche e pubblicazioni. Inoltre, nella seconda metà del Novecento Maldonado ha occupato quasi ininterrottamente incarichi accademici di prim'ordine, attraverso i quali ha contribuito alla fondazione e al rinnovamento di molteplici istituzioni di ricerca e di formazione in Sud America, Germania, Usa, India, Giappone e Italia. Nel nostro paese, ad esempio, ha partecipato attivamente al dibattito intorno alla riforma universitaria del 1976, soprattutto attraverso l'impegno diretto nella proposta di riforma scritta dal Partito Comunista Italiano. A tutto questo, va inoltre aggiunta una ricca attività professionale che si esprime non solo nei celebri lavori sperimentali per Olivetti e Rinascente, ma anche in consulenze per la grande distribuzione e in valutazioni per gli impatti ambientali.
Tomás Maldonado è stato un protagonista della cultura internazionale attraverso un'intensa attività divulgativa di alto profilo (libri, saggi, conferenze), che è presto diventata un riferimento per diverse comunità scientifiche. Le sue ricerche e le sue idee sul concetto di modernità, sulla questione ambientale e sull'impatto sociale, politico e culturale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, hanno anticipato molte questioni del dibattito pubblico contemporaneo e sono, tutt'oggi, studiate e discusse. Ricerche e idee di interesse anche per gli ambiti di ricerca di Fondazione Feltrinelli, di cui Tomás Maldonado è stato membro del consiglio di amministrazione per 42 anni.
Il progetto di riordino ed inventariazione dell'archivio personale di Tomás Maldonado, iniziato a marzo 2021, è stato promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in occasione del centenario della nascita di Maldonado, il 25 aprile 2022. Il progetto, oltre al riordino e l'inventariazione, ha promosso ulteriori interventi di valorizzazione del fondo: la creazione di sei percorsi digitali tematici per l'accesso diretto a fonti d'archivio consultabili sulla piattaforma "Archivi digitali" del sito di Fondazione Feltrinelli; la pubblicazione del volume e-book "Esploratore di mondi. Tomás Maldonado e la sfida della trasversalità" (Fondazione Feltrinelli, Milano 2022) con interventi di studio e approfondimento sul pensiero e le attività di Maldonado, tra cui è presente anche il saggio di approfondimento sul fondo archivistico "La stanza delle meraviglie. Un'introduzione all'Archivio Maldonado" (Califano, Rubinelli); la mostra "Tomás Maldonado. Centenario contemporaneo" in esposizione presso Fondazione Feltrinelli dal 21 aprile al 20 maggio 2022.

2.Storia archivistica
Il fondo, originariamente conservato presso l'abitazione privata di Tomás Maldonado, è stato depositato presso gli archivi di Fondazione Feltrinelli tra il 2019 e il 2021 per un totale di: 398 faldoni, 46 scatole, 5 scatoloni di oggetti, 11 ml di libri e opuscoli, 69 fascicoli sciolti.
Il trasferimento della documentazione è seguito ad una prima fase di ricognizione e valutazione del materiale condotto in loco con l'aiuto delle professoresse Anna Poli e Raimonda Riccini.
Il fondo, sebbene non disponesse già di un titolario o di un ordinamento sistematico del materiale dichiarati dal soggetto produttore, presentava un'organizzazione piuttosto strutturata che ha permesso di creare, già in fase di ricognizione preliminare, una prima proposta di inventario costituita da tre serie: attività scientifica, attività artistica e attività professionale. La struttura con la quale si presentava la documentazione era frutto, in parte, delle disposizioni dello stesso Maldonado e, in parte, di interventi di collaboratori che, lavorando in supporto a Maldonado, hanno avuto necessità di utilizzare e organizzare la documentazione.

3.Primi interventi sulle carte: analisi, schedatura e proposta di ordinamento
L'operazione di schedatura, condotta dopo il trasferimento della documentazione presso gli archivi di Fondazione Feltrinelli, ha confermato che il fondo presentava tre "sezioni" corrispondenti ai principali ambiti di attività di Tomás Maldonado, ovvero: attività scientifica, attività professionale e attività artistica. Allo stesso tempo, ha fatto emergere una notevole quantità di corrispondenza che ripercorreva i tre quarti dell'esistenza di Tomás Maldonado, dal trasferimento in Europa (1954) fino agli ultimi mesi di vita (2018), e documentazione di tipo personale. Queste ulteriori tipologie documentarie sono state integrate alle precedenti, andando a costituire così una struttura inventariale di cinque serie: corrispondenza, attività scientifica, attività artistica, attività professionale e documentazione personale.
In parallelo alle operazioni di schedatura si è proceduto al condizionamento o ricondizionamento del materiale in fascicoli e faldoni, ugualmente è stato fatto per il materiale fuori formato con buste apposite. La documentazione è stata inoltre emendata dai punti metallici e delle plastiche non idonee alla conservazione, creando delle camicie con fogli bianchi A3 e A4.
La schedatura analitica delle unità archivistiche (fascicoli e sottofascicoli) è stata condotta su software XDAMS, secondo un modello di descrizione di cui più avanti si specificano nel dettaglio gli elementi descrittivi.
Non si è resa necessaria nessuna operazione di scarto.

3. L'ordinamento e la descrizione
Concluse le operazioni di schedatura si è proceduto all'ordinamento e alla descrizione delle carte secondo la struttura individuata in 5 serie.
I criteri di descrizione archivistica rispondono alle seguenti caratteristiche: descrizione dal generale al particolare; rappresentazione del contesto e della struttura gerarchica dei vari nuclei documentari; pertinenza delle informazioni a livello di oggetto di descrizione; esplicitazione della posizione dell'unità descritta all'interno della struttura gerarchica.
Sono, quindi, stati descritti i seguenti livelli:
- Soggetto produttore
- Fondo
- Serie
- Sottoserie
- Sottosottoserie
- Unità archivistica (fascicolo)
- Unità archivistica (sottofascicolo)
Per ciascun livello sono stati indicati i seguenti elementi descrittivi: titolo (se originale indicato tra ""), tipologia, date estreme, consistenza, contenuto, codice di classificazione, segnatura definitiva, collocazione.
La descrizione archivistica ha fatto riferimento alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'Interno n.39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Uffici e pubblicazioni), alle indicazioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia e agli standard internazionali di descrizione archivistica, vale a dire alle ISAD (G) (2) e alle ISAAR (CPF) (3).

La numerazione delle unità archivistiche è unica e progressiva per tutto il Fondo. Nella segnatura definitiva, alla sigla del Fondo (FTM) seguono il numero della serie, della sottoserie, della sottosottoserie (quando presente), del fascicolo e del sottofascicolo (quando presente).

Serena Rubinelli 21 aprile 2022
Il lavoro di ordinamento e descrizione è stato condotto in collaborazione con Pierfrancesco Califano.

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