Fondo Felice Anzi

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livello di descrizione fondo

estremi cronologici 1870 - 1957

indirizzo Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, via Gian Domenico Romagnosi 3, 20121, Milano

descrizione del contenuto
Il fondo Felice Anzi ha una consistenza di 109 fascicoli contenuti in tre raccoglitori ad anelli.
L'opera di riorganizzazione degli atti si è svolta in due fasi: in un primo momento si è provveduto alla individuazione e separazione dei due nuclei documentari di cui era costituito il fondo: lettere e scritti. Successivamente le lettere sono state divise in tre serie: corrispondenza di Felice Anzi ricevuta e spedita e corrispondenza di terzi a terzi. Gli scritti sono stati collocati in un'unica serie.
Si è quindi creata la seguente struttura:
Serie 1 - Corrispondenza ricevuta
Serie 2 - Corrispondenza inviata
Serie 3 - Corrispondenza di terzi a terzi
Serie 4 - Documenti
All'interno delle tre serie della corrispondenza sono stati costituti i fascicoli dei singoli mittenti, dei destinatari e dei mittenti-destinatari. Questi sono poi stati collocati in ordine alfabetico all'interno delle rispettive serie. Nei singoli fascicoli le lettere sono state ordinate per data, quelle prive di data sono state collocate per ultime. Al termine delle serie hanno trovato posto le lettere i cui mittenti o destinatari non sono stati identificati.
I documenti (serie 4) sono stati poi ordinati per data collocando alla fine della serie i documenti privi di riferimenti cronologici.
La consistenza del fondo, al termine dell'opera di riordino, è quantificabile in 191 lettere e 35 documenti.
Per quanto riguarda la descrizione dei singoli fascicoli dei mittenti, dei destinatari e dei mittenti-destinatari sono riportati questi elementi:
1. il nome del mittente/destinatario,
2. gli estremi cronologici delle lettera/e contenuta/e,
3. il numero dei pezzi contenuti e la consistenza,
4. a classificazione (serie di appartenenza),
5. la segnatura.
Quanto poi alla descrizione delle singole lettere contenute nei fascicoli sono riportati i seguenti elementi:
1. la data topica,
2. a data cronica,
3. la tipologia,
4. la consistenza,
5. la segnatura,
6. la classificazione (serie di appartenenza),
7. la segnatura precedente l'intervento.
8. le note
Nelle note sono state riportate: la forma della sottoscrizione, tutte le annotazioni presenti sul recto e sul verso dei documenti (siano esse di Anzi o di altra mano), la presenza di materiale iconografico (immagini, disegni, ecc.), eventuali minute di risposta e/o allegati, i danni ai documenti e la lingua (segnalata solo per la corrispondenza non in lingua italiana).
Sempre nelle note è stata trascritta, tutte le volte che era presente, l'intestazione della carta da lettera.
Se l'autore ha sottoscritto la lettera con il cognome, con il cognome e l'iniziale del nome o soltanto con il nome, si è cercato, per quanto possibile, di completare l'informazione.
Quando, per scarsa leggibilità, alcuni elementi della descrizione risultano incerti, questi sono stati posti tra parentesi quadre; egualmente sono riportati tra parentesi quadre gli elementi che non sono stati tratti direttamente dai documenti, ma desunti dalla successione logica dei documenti e/o dalla documentazione bio-bibliografica e storica.
Per quanto riguarda la segnatura al numero del fascicolo segue un secondo numero di riferimento alle singole lettere.
Per ogni documento sono riportati i seguenti elementi descrittivi:
1. il titolo,
2. la data topica
3. la data cronica,
4. la tipologia,
5. la consistenza,
6. la segnatura,
7. la classificazione (serie di appartenenza),
8. la segnatura precedente l'intervento,
9. le note
Nelle note sono state riportate tutte le annotazioni presenti sul recto e sul verso dei documenti (siano esse di Anzi o di altra mano) e il titolo originale dei documenti (quando presente).
Per quanto riguarda la segnatura viene riportato il numero del fascicolo che contiene il documento.
In merito alle segnature precedenti il presente intervento per la documentazione originariamente presente nei primi due raccoglitori, per cui esisteva un primitivo mezzo di corredo e ed un primo ordinamento, si è fatto riferimento alla vecchia segnatura ricavata dalla collocazione fisica dei fascicoli decisa dal precedente ordinatore (i vecchi fascicoli dal n. 1 al n. 99).
Per quanto riguarda i documenti, che erano conservati nel terzo faldone, mai riordinato ed inventariato precedentemente, si è apposta una segnatura di lavoro per consentire a chiunque sia interessato la ricostruzione del precedente ordinamento, anche nelle parti non inventariate (dal n. 100 al n. 124).
Su ogni lettera o documento schedato è stato registrata la precedente collocazione archivistica, annotata al centro della parte superiore del documento all'interno di una parentesi rotonda, mentre la nuova segnatura è stata collocata a destra della parte superiore.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Il progetto di riordinamento è di Paolo Pozzi (CAeB). Gli interventi di riordinamento e di inventariazione sono di Gabriele Locatelli (CAeB).