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La guerra per la libertà e per la fine della guerra. Lettera ai socialisti d'Italia

AUTORE: Mussolini Benito

COLLANA: La Grande Trasformazione - Mobilitazione

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1914

TIPO MATERIALE: monografia

Presentazione

Benito Mussolini
(Dovia di Predappio, 1883-Giulino di Mezzegra, 1945)
Dopo aver conseguito il diploma magistrale ed aver aderito al socialismo, cominciò a collaborare con il periodico di Prampolini, "La Giustizia". In seguito divenne dirigente del PSI e direttore di alcuni fogli socialisti, tra i quali il settimanale "La Lotta di classe". Attivo nelle campagne antimilitariste durante la guerra di Libia, si schierò all'interno del partito con la corrente massimalista. In seguito al Congresso di Reggio Emilia del 1912 venne chiamato alla direzione de "L'Avanti!". Allo scoppio della Grande guerra assunse posizioni neutraliste, fino alla svolta dell'autunno del 1914, quando si dichiarò interventista e venne espulso dal PSI. Nel novembre dello stesso anno fondò il giornale "Il Popolo d'Italia". Nel 1919 fondò i Fasci di combattimento dai quali nel 1921 sarebbe sorto il Partito Nazionale Fascista, che per affermarsi ricorse massicciamente alle violenze delle squadracce. Dopo la marcia su Roma del 22 ottobre 1922 venne incaricato dal re di formare un nuovo governo. Progressivamente promosse la costruzione di uno Stato autoritario che vietò ogni forma di opposizione organizzata. In politica estera Mussolini impresse alla diplomazia italiana una direzione sempre più revisionistica rispetto agli equilibri sanciti dai trattati di pace di Versailles. Dopo la conquista dell'Etiopia (1936) iniziò il progressivo avvicinamento alla Germania nazista che portò il suo regime ad aderire al Patto d'Acciaio e a entrare nel secondo conflitto mondiale nel giugno 1940. Quando nel corso del 1943 le sconfitte patite dall'Asse italo-tedesco iniziarono a mettere in crisi il blocco di potere che fino ad allora aveva sostenuto il fascismo, il re depose Mussolini il 25 luglio e si sganciò in breve dall'alleanza con i tedeschi. Dopo l'occupazione tedesca della penisola italiana Mussolini assunse la guida della Repubblica sociale italiana, sorta nell'Italia centro-settentrionale. In seguito all'insurrezione dell'aprile 1945, Mussolini venne arrestato e giustiziato da un distaccamento partigiano mentre cercava di scappare al seguito delle truppe tedesche in fuga.