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L'Italia e la guerra. Discorso detto in Roma il giorno 21 febbraio 1915

AUTORE: Corradini Enrico (a cura del gruppo nazionalista di Firenze)

COLLANA: La Grande Trasformazione - Mobilitazione

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1915

TIPO MATERIALE: monografia

Presentazione

Enrico CORRADINI
Samminiatello di Montelupo, 1865-Roma, 1931
Politico. Si laureò in Lettere a Firenze nel 1888. All'inizio della sua attività si dedicò prevalentemente alla letteratura recependo le suggestioni dannunziane e diresse il "Marzocco". Durante l'età giolittiana venne maturando ostilità verso il socialismo, verso la democrazia e verso la politica, ai suoi occhi debole, dei liberali. Nel 1903 fondò con Papini e Prezzolini "Il Regno", foglio che predicava il nazionalismo e l'espansionismo coloniale. Nel 1911 fondò "L'idea nazionale". Nel 1910 fu tra i principali promotori del I Convegno dell'Associazione Nazionalista italiana che si tenne a Firenze. Nel suo intervento diede un contributo all'elaborazione ideologica del nazionalismo italiano traslando la guerra di classe che avveniva all'interno di ciascun paese tra borghesia e proletariato sul piano internazionale attraverso il prisma del conflitto tra nazioni ricche e nazioni proletarie. La suggestione dell'Italia, nazione proletaria che doveva conquistare il suo posto al sole con l'espansione e la conquista, erano destinata ad avere un notevole successo nei decenni successivi. Fu attivo sostenitore dell'impresa di Libia e dell'intervento del paese nella Prima guerra mondiale. Nel dopoguerra guardò con interesse al movimento fascista e nel 1923 promosse la confluenza dei nazionalisti nel Partito nazionale fascista. Nello stesso anno fu nominato senatore.