informazioni aggiuntive

forma autorizzata

Cavallotti Felice

luogo di nascita

Milano

luogo di morte

Roma

date di esistenza

06.10.1842 - 06.03.1898

storia

Felice Cavallotti nasce a Milano il 6 ottobre 1842, da Francesco Baffo Cavallotti e da Vittoria Gaudi.
Poeta, drammaturgo e uomo politico è tra rappresentanti della giovane generazione radicale.
Penultimo di cinque figli, compie i primi studi a Milano, frequentando dal 1853 il ginnasio Sant'Ambrogio e dal 1858 il liceo di Porta Nuova.
Nel 1859, dopo la liberazione di Milano, intraprende l'attività politica, su posizioni inizialmente filo-cavouriane, collaborando al giornale "Il Momento" e tentando di arruolarsi volontario nell'esercito piemontese. Nel giugno 1860, non ancora diciottenne, s'imbarca garibaldino con la
spedizione Bertani-Medici e combatte a Milazzo e al Volturno, portandosi su posizioni democratiche, in opposizione ai moderati e allo stesso Cavour.
Giunto a Napoli presta attività giornalistica per "L'indipendente", diretto da Alessandro Dumas, prima in sede e poi come corrispondente da Milano, dove rientra, nel dicembre 1860, per riprendere gli studi e alleviare la precaria situazione economica della famiglia.
Dopo contributi a giornali minori, nel 1863 diviene redattore della "Gazzetta di Milano", organo della Sinistra moderata, al quale collabora per sette anni.
Nel 1866 si laurea in giurisprudenza e completa la sua formazione, sul piano politico accentuando la posizione radicale, e sul piano culturale entrando in contatto col mondo della Scapigliatura e del secondo romanticismo lombardo.
La crisi di Mentana (1867) e l'adesione al "Gazzettino rosa", giornale politico e letterario repubblicano e anticlericale, segnano il trapasso su posizioni di Sinistra estrema.
Nel 1873 è eletto deputato per il collegio di Corteolona, resosi vacante in seguito alla morte improvvisa del radicale Antonio Billia (1834-1873). La sua lunga esperienza parlamentare, durata sino alla morte, lo vede impegnato nella riforma elettorale, nel rafforzamento della compagine radicale sullo schieramento di Estrema sinistra, nella lotta contro la pratica del trasformismo e i governi di Depretis prima e Crispi dopo. Nel 1879 è tra i fondatori della Lega della democrazia, sostituita nel 1883 dal Fascio della democrazia, del cui comitato centrale entra a far parte.
Con la morte di Agostino Bertani (1886), fondatore del Partito radicale, Felice Cavallotti ne diviene il capo riconosciuto.
Cn il patto di Roma del maggio 1890, le forze radicali e repubblicane, riunite nella capitale, aderiscono al suo programma politico anticrispino, fondato sul ridimensionamento dei poteri dell'esecutivo, il decentramento amministrativo, la riduzione delle spese militari, la liquidazione della Triplice Alleanza. Ma le elezioni del novembre 1890 dileguano la sua speranza di un capovolgimento della situazione parlamentare.
Muore a Roma il 6 marzo 1898, ucciso in duello dal deputato Ferruccio Macola.
La biografia è stata curata dalla CAeB (Cooperativa archivistica e Bibliotecaria).

Le notizie sono tratte da:
Alessandro Galante Garrone, Cavallotti Felice Carlo Emanuele, in "Dizionario biografico degli
italiani", vol. 22, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1979, pp. 794-803.
Clemente Ferrario, Cavallotti Felice Carlo Emanuele, "Il movimento operaio italiano: dizionario
biografico: 1853-1943", (a cura di) Franco Andreucci, Tommaso Detti, vol. 1, Roma, editori
Riuniti, 1975, pp. 551-556.

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