Fondo Leo Valiani

livello di descrizione fondo

estremi cronologici 1938 - 1999 (con docc. dal 1900 e s.d.)

descrizione fisica fascc. 513 e s.fascc. 57

indirizzo Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5, 20156, Milano

note 1. «Rassegna degli Archivi di Stato», LI (1991), 2-3.
2. International Council on Archives, ISAD (G): General International Standard for Archival Description. Second edition. Adopted by the Committee on Descriptive Standards, Stockholm, Sweden, 19-22 September 1999, Siviglia, International Council on Archives, 2000, testo originale in lingua inglese pubblicato in «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII (2003), 1, pp. 60-190, testo tradotto in italiano, a cura di S. Vitali-M. Savoja, pubblicato in ibid., pp. 61-190.
3. International Council on Archives, ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families. Second edition. Adopted by the Committee on Descriptive Standards, Canberra, Australia, 27-30 October 2003, Paris, International Council on Archives, 2004, testo originale in lingua inglese pubblicato in «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII (2003), 1, pp. 192-333, testo tradotto in italiano, a cura di S. Vitali, pubblicato in ibid., pp. 192-333.

descrizione del contenuto
Premessa

Il Fondo Leo Valiani è costituito da documentazione prodotta e conservata da Leo Valiani (1909-1999), afferente ad un arco cronologico che va dal 1938 al 1999 e attualmente composto da 513 fascicoli e 57 sottofascicoli.
Il fondo conserva documentazione di carattere professionale, riconducibile ai molteplici interessi e alle attività di lavoro, pubblicistiche e di studio svolte da Leo Valiani, una esigua ma significativa parte di documenti di natura privata e familiare, che testimoniano di avvenimenti importanti della sua biografia personale, e i carteggi, che rappresentano il nucleo più consistente del fondo. Per questi ultimi in particolare si segnalano gli scambi epistolari con Paolo Alatri, Giorgio Amendola, Gaetano Arfè, Giuseppe Berti, Norberto Bobbio, Giovanni Busino, Piero Calamandrei, Benedetto Croce, Alessandro Galante Garrone, Aldo Garosci, Arthur Koestler, Luigi Longo, Ugo La Malfa, Pietro Nenni, Ferruccio Parri, Sandro Pertini, Carlo Ludovico Ragghianti, Max Salvadori, Gaetano Salvemini, Pietro Secchia, Emilio Sereni, Ernesto Rossi, Giovanni Spadolini, Altiero Spinelli, Giorgio Spini, Franco Venturi, Bruno Zevi e molti altri.
La lingua della documentazione è generalmente l'italiano, anche se è presente un certo numero di carte in francese, inglese, spagnolo, tedesco e ungherese.
L'importanza assunta da Leo Valiani nella storia politica sociale e culturale italiana, conferisce alla documentazione del fondo, ricca di informazioni e in cui la sfera personale si mescola con quella pubblica, un'importanza che va ben al di là dei suoi interessi specifici, rappresentando un'importante fonte non solo per ricostruzione biografica di Leo Valiani, ma per la storia politico-culturale italiana del Novecento.


1. Le vicende del complesso documentario

Prima di illustrare le attività di schedatura, ordinamento e inventariazione, svolte da gennaio a dicembre 2008, è necessario soffermarsi sulla storia e sulle vicende delle carte.
Dal 1979 e fino al 1999, con cadenza trimestrale, Leo Valiani consegna la propria documentazione presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dove è oggi conservata. La documentazione versata viene condizionata in fascicoli, gran parte dei quali di dimensioni consistenti, inseriti in fascicoli sospesi e collocati in armadi compact.
Insieme al versamento delle carte, Valiani inizia ad organizzare il materiale articolandolo sostanzialmente nella seguente struttura:

Documenti (1943-1998);
Corrispondenza (1938-1999);
-- Alfabetico (1938-1999);
-- Cronologico (1945-1999).

Nel corso dei versamenti Valiani predispone parziali elenchi di consistenza di cui oggi non si ha più traccia. Nel corso del 2000 comunque sono realizzati, dal personale della Fondazione, tre nuovi elenchi di consistenza relativi rispettivamente alla serie Documenti e alle sottoserie Cronologico e Alfabetico della serie Corrispondenza.

Il fondo quindi, ad eccezione dei tre elenchi di consistenza, risultava privo di strumento di corredo e/o ricerca. Per tale motivo, anche in previsione del centenario della nascita di Leo Valiani, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha deciso la progettazione e realizzazione di un intervento archivistico finalizzato alla descrizione e alla redazione di un inventario analitico tramite uno specifico software (l'applicativo Xdams).


2. Primi interventi sulle carte: analisi e schedatura

La prima fase del nuovo intervento è stata quella concernente l'analisi della documentazione, al fine di verificare la correttezza dei principi metodologici applicati in precedenza.
Da un primo esame è emerso che il nucleo documentario risultava essere conservato in sostanza secondo la sedimentazione originaria lasciata dallo stesso Leo Valiani, dopo diversi interventi di organizzazione delle carte da parte dello stesso Valiani, così come è stato possibile appurare dalla testimonianza raccolta dal personale della Fondazione, e in buono stato di conservazione.
Una più attenta analisi della carte, presenti in particolare nella serie Documenti, ordinata secondo un criterio cronologico dallo stesso soggetto produttore, ha però evidenziato la presenza di un piccolo ma importante numero di fascicoli di documenti di natura personale e privata che risultavano celati rispetto alla grande maggioranza dei fascicoli riguardanti l'attività e la sfera pubblica del Valiani.
Per questo motivo, insieme alla constatazione della diversa natura della documentazione stessa (privata e pubblica), si è ritenuto di separare il piccolo nucleo dei documenti personali e privati al fine di una loro maggiore valorizzazione e visibilità all'interno del fondo. Si è quindi deciso di articolare inizialmente la serie Documenti in due distinte sottoserie denominate rispettivamente: Documenti personali e Documenti attività, mantenendo per entrambe il medesimo criterio originale di ordinamento.
A questo punto si è proceduto con la schedatura analitica delle unità archivistiche, secondo un modello di descrizione di cui più avanti (paragrafo 3. L'ordinamento e l'inventariazione) sono elencati in particolare gli elementi descrittivi.
Nel corso della fase di schedatura è stato ritrovato nuovo materiale documentario appartenente al fondo, presente sia all'interno di diversi volumi della biblioteca personale di Leo Valiani, anch'essa conservata presso la Fondazione e interamente catalogata, sia in tre scatoloni.
La documentazione rinvenuta comprendeva corrispondenza, appunti manoscritti, relazioni dattiloscritte, articoli, programmi di convegni e congressi, documentazione diversa legata all'attività storica e giornalistica del Valiani e un nucleo documentario omogeneo di documenti relativi alla preparazione del volume "La dissoluzione dell'Austria-Ungheria" (appunti manoscritti, corrispondenza, bozze, articoli, saggi, ecc...). Rispetto a quest'ultimo nucleo documentario, in un primo momento si era pensato di inserirlo all'interno della sottoserie Documenti attività, ma l'operazione avrebbe eccessivamente snaturato l'originale sedimentazione della sottoserie. Inoltre, data la notevole consistenza e importanza di tale documentazione, si è ritenuto di valorizzarla e renderla ben visibile all'interno del fondo. Si è quindi deciso, condividendo la scelta con i responsabili della Fondazione, di creare una nuova sottoserie della serie Documenti, denominata Documenti attività-la dissoluzione dell'Austria Ungheria. Di conseguenza la serie Documenti è risultata articolata in tre distinte sottoserie: Documenti personali, Documenti attività e Documenti attività-la dissoluzione dell'Austria Ungheria.
Il rimanente nuovo nucleo di documentazione, in gran parte lettere sciolte, è stato in parte condizionato in nuovi fascicoli e inserito nelle sottoserie Alfabetico, in parte inserito nei fascicoli della sottoserie Cronologico e in parte inserito nella sottoserie Documenti attività, con la creazione di nuovi fascicoli.
Infine, per quanto la corrispondenza, insieme agli elementi principali di descrizione, nella fase di schedatura sono stati indicati, in particolare per la sottoserie Cronologico, tutti i corrispondenti e segnalate le lettere con allegati di cui è stata fatta la descrizione analitica.


3. L'ordinamento e l'inventariazione

Conclusa la fase di schedatura si è proceduto all'ordinamento e inventariazione delle carte. In generale i criteri seguiti per l'ordinamento delle unità archivistiche hanno rispettato e valorizzato quelli adottati dallo stesso soggetto produttore: alfabetico, cronologico o cronologico "ragionato", ovverosia un criterio che ha tenuto conto delle originali aderenze tra un fascicolo e l'altro, mantenendo accorpati gruppi di fascicoli evidentemente contigui, riguardanti lo stesso argomento, che a volte creano dei salti temporali.

Per quanto riguarda i criteri della descrizione archivistica, essi rispondono alle seguenti caratteristiche: descrizione dal generale al particolare; rappresentazione del contesto e della struttura gerarchica dei vari nuclei documentari individuati; pertinenza delle informazioni al livello di oggetto di descrizione; esplicitazione della posizione dell'unità descritta all'interno della struttura gerarchica; non ripetizione delle informazioni all'interno dei livelli descrittivi collegati gerarchicamente.
Il modello seguito ha previsto la descrizione dei seguenti livelli:
- soggetto produttore;
- fondo;
- serie;
- sottoserie;
- unità archivistica (fascicolo, sottofascicolo). In particolare, per le unità archivistiche sono stati riportati i seguenti elementi descrittivi:
- titolo, indicando, chiaramente, se originale (posto tra virgolette), attribuito o integrato. Per le forme dei nomi di enti e istituzioni presenti nei titoli dei fascicoli - ad esclusione dei titoli dei fascicoli originali - e nel loro contenuto, si è mantenuto un criterio generale di coerenza con le voci riportate negli indici dell'inventario, definite sulla base delle "Regole italiane di catalogazione per autori" (RICA), compatibilmente con quanto indicato dalle "Norme per i collaboratori delle pubblicazioni degli Archivi di Stato", edite nel 1991 dal Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Divisione studi e pubblicazioni (1);
- tipologia;
- date estreme. Nel rilevare gli estremi cronologici, quando la data di un determinato documento non è certa, ma desunta dal contenuto, la si è posta tra parentesi quadre. In alcuni casi, quando all'interno dei fascicoli sono presenti documenti precedenti (spesso in copia) agli estremi del fascicolo stesso, si è utilizzata la formula con doc./docc. dal...;
- consistenza;
- contenuto;
- lingua, solo se diversa da quella italiana;
- codice di classificazione (serie di appartenenza);
- segnatura definitiva.

Per la descrizione archivistica si è fatto riferimento, oltre che alle già citate "Norme per la pubblicazione degli inventari" del 1966, alle indicazioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia e agli standard internazionali di descrizione archivistica, vale a dire alle ISAD (G) (2) e alle ISAAR (CPF) (3).

Oggi il Fondo Leo Valiani è costituito da due serie, articolate in sottoserie. All'interno di questa struttura le unità archivistiche sono costituite da fascicoli, in alcuni casi organizzati in sottofascicoli.

1. Fondo Leo Valiani (1938 -1999, fascc. 513 e s.fascc. 57)
1.1. Documenti (1943 -1998, fascc. 96 e s.fascc. 11)
1.1.1. Documenti personali (1944-1997, fascc. 13 e s.fascc. 11)
1.1.2. Documenti attività (1943-1998, fascc. 59)
1.1.3. Documenti attività: la dissoluzione dell'Austria-Ungheria (1957-1973, fascc. 24)
1.2. Corrispondenza (1938 -1999, fascc. 417 e s.fascc. 46)
1.2.1. Alfabetico (1938-1999, fascc. 129 e s.fascc. 46)
1.2.2. Cronologico (1945-1999, fascc. 288)

Il fondo è stato condizionato in 513 fascicoli e 57 sottofascicoli collocati all'interno di fascicoli sospesi conservati in armadi compact.
La numerazione delle unità archivistiche è unica e progressiva per tutto il fondo.
Nella segnatura definitiva assegnata, al numero del fondo, della serie e della sottoserie di appartenenza, segue il numero del fascicolo e dell'eventuale sottofascicolo.

Il risultato finale dell'intervento, di cui si presenta l'inventario, esalta in modo particolare la relazione tra l'archivio e il suo creatore, mantenendo l'ordinamento originale voluto dallo stesso Valiani, pur operando la scelta di dare maggior articolazione alla serie Documenti, nel rispetto dell'ordinamento originale delle carte. Finalità discussa e condivisa con Chiara Daniele, direttrice della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Mariella Guercio, ordinario di archivistica presso l'Università di Urbino e membro del Comitato scientifico della Fondazione e con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia.


A cura di Lorenzo Pezzica

Milano, dicembre 2008

Chiudi